Oculistica

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esame della vista

L’oculistica (o oftalmologia) è la branca della medicina si occupa di struttura, funzioni e malattie dell’occhio, e gli interventi e le terapie che curano le forme morbose che colpiscono quest’organo.

Il senso più importante

Per noi esseri umani la vista è il senso più importante; l’occhio è un organo complesso e delicato, e le sue patologie possono compromettere la capacità visiva in modo più o meno esteso, con un impatto sulla qualità della vita e sull’autonomia personale che può essere molto rilevante.

LE MALATTIE DELL'OCCHIO

Le malattie dell’occhio sono studiate fin dall’antichità: se ne trovano menzioni già in testi egizi, indiani e cinesi. Con il progresso della medicina oggi abbiamo raggiunto una conoscenza approfondita dell’anatomia e della fisiologia dell’occhio e delle diverse patologie che possono colpirlo.

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MOLTE PATOLOGIE

Tutte le parti dell’occhio possono essere interessate da patologie di vario genere. Le palpebre sono sede frequente di infiammazioni, tra cui le congiuntiviti. La cornea è soggetta a difetti di trasparenza, malformazioni, infiammazioni, processi ulcerativi o degenerativi (arco senile). L’iride, il corpo ciliare e la coroide sono soggetti a infiammazioni (uveiti). Per il cristallino la malattia più frequente è la cataratta, cioè l’opacità parziale o totale, che può portare anche alla cecità. La retina è soggetta a varie patologie degenerative (ad esempio la retinite pigmentosa) e infiammatorie; relativamente frequente è il distacco della retina, che può essere di origine traumatica o morbosa.

ALTERAZIONI DELLA VISIONE

L’occhio è soggetto ad alterazioni della visione di vario tipo: difetti di rifrazione, che possono derivare da problemi del cristallino o deformazioni del globo oculare, come miopia e ipermetropia; tipica dell’età avanzata è la presbiopia, causata dalla sclerosi del cristallino. Frequente è anche l’astigmatismo, provocato da anomalie di curvatura della cornea. Altre alterazioni consistono in diminuzioni della capacità di vedere a luce ridotta, restringimenti del campo visivo, alterazioni della percezione dei colori (discromatopsie).

LA VISITA OCULISTICA

La diagnosi delle malattie dell’occhio si avvale innanzitutto della visita oculistica generale. Questa comprende l’osservazione diretta degli occhi e delle palpebre, per rilevare eventuali problemi macroscopici; l’esame delle strutture anteriori dell’occhio (congiuntiva, sclera, cornea, camera anteriore, iride, cristallino) e del fondo dell’occhio (corpo vitreo, retina, papilla ottica), che viene eseguito con un apposito strumento (oftalmoscopio, lampada a fessura); l’esame dell’acuità visiva e dei difetti di rifrazione, e la tonometria (misurazione della pressione intraoculare). La visita permette all’oculista di valutare lo stato dell’organo, individuare la presenza di patologie, e se necessario di suggerire analisi più approfondite. L’oculista può prescrivere una terapia adeguata o le lenti necessarie per la correzione di disturbi di accomodazione o di rifrazione.

Quando eseguirla

Poiché la vista è un senso così importante, è bene non trascurare la salute dell’occhio, ed è buona norma eseguire periodicamente una visita di controllo anche in assenza di disturbi. Nei bambini e ragazzi, può essere opportuna una visita ogni 2-3 anni; negli adulti, ogni 5 anni. Dopo i 40-45 anni sono consigliati controlli per verificare l’insorgenza della presbiopia e come prevenzione contro il glaucoma. Visite più frequenti sono consigliabili in caso di condizioni di rischio (ad esempio ipertensione arteriosa, diabete mellito, malattie reumatiche) o di malattie oculari o interventi di cataratta.

La visita oculistica generale richiede di solito 20/30 minuti ed è indolore. È bene portare la documentazione clinica precedente riguardante gli occhi, gli eventuali occhiali in uso e l’elenco dei farmaci che si assumono.

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