L’importanza della tiroide per l’uomo era stata intuita già più di cento anni fa, per i problemi del cretinismo e del gozzo che erano ben noti.
Il gozzo colpiva soprattutto le popolazioni alpine, e la causa era la mancanza di iodio nell’acqua. Lo iodio è indispensabile alla tiroide, e questo elemento viene dall’acqua che beviamo. La mancanza di iodio provocava l’ingrossamento della ghiandola detto appunto “gozzo”, che può provocare disturbi della deglutizione e nella fonazione. Come termine tecnico della medicina, “gozzo” indica un ingrossamento di tipo non neoplastico e non infiammatorio, diffuso o circoscritto. Ma è anche un termine di uso comune conosciuto da tutti.
La mancanza di iodio durante la gravidanza o nei primi anni di vita inoltre poteva condurre al cretinismo, con ritardo mentale e problemi neurologici. Esiste anche un ipotiroidismo congenito che colpisce circa 1 neonato su 3000, patologia rara quindi, ma grave perché se non viene riconosciuta entro il secondo anno di vita può compromettere lo sviluppo intellettivo del bambino. In Italia tuttavia già da diversi anni tutti i neonati sono sottoposti allo screening dell’ipotiroidismo, permettendo di avviare subito terapie adeguate.
In questo video il dottor Claudio Pandolfi, medico specializzato in endocrinologia, parla di queste due patologie che possono interessare la tiroide (intervista a cura di Andrea Grassani).