La rinite allergica nella medicina tradizionale cinese (MTC) è associata al sintomo di Bi Yuan, che letteralmente significa “stagno del naso”.
L’approccio occidentale standard a questa patologia, legato prevalentemente alla somministrazione di farmaci con effetto sintomatico (antistaminici, antileucotrienici, cortisonici), non porta poi alla risoluzione del problema, che infatti si ripresenta ciclicamente. L’uso dell’agopuntura, invece, oltre ad esprimere un’attività anti-allergica pari a quella dei farmaci, tanto da attenuare la frequenza e ridurre l’intensità delle crisi, è anche in grado, da sola o in associazione ai farmaci standard, di garantire la durata nel tempo degli effetti terapeutici.
In letteratura è descritto un significativo declino della frequenza e dell’intensità delle crisi allergiche, oltre a una riduzione dei farmaci utilizzati. Un vantaggio immediato è quello di usufruire di una metodica semplice e poco invasiva. L’alternativa è costituita dal trattamento farmacologico, non sempre scevro da effetti avversi.
Come l’agopuntura agisce sulle allergie
I meccanismi alla base dell’efficacia dell’agopuntura sono i seguenti:
– Meccanismi biochimici: liberazione di endorfine e altri mediatori biochimici in grado di attenuare la risposta istaminica agli allergeni, nonché di indurre effetti miorilassanti sulla muscolatura bronchiale e di ridurre marcatamente gli effetti flogistici sulle mucose respiratorie.
– Meccanismi psicologici: l’effetto lievemente sedativo, ansiolitico e decontratturante.
– Meccanismi energetici: l’agopuntura è in grado di riequilibrare i movimenti energetici alterati, causa delle crisi allergiche, liberando le vie di scorrimento dell’energia e garantendone l’armonico fluire, con effetti prolungati nel tempo.
– Meccanismi neurovegetativi: alcuni punti sono in grado di riequilibrare i rapporti funzionali tra il sistema nervoso simpatico e quello parasimpatico, determinando una normalizzazione del tono muscolare dei bronchi e delle secrezioni di tutto l’apparato respiratorio.
Il quadro clinico del Bi Yuan
Il quadro clinico del Bi Yuan comprende congestione e prurito nasale, scolo nasale di odore cattivo, rinorrea, cefalea e starnuti. La sintomatologia è provocata da ripetute invasioni di Vento freddo nel meridiano del Polmone. Il Freddo si trasforma in Calore, il Polmone non riesce a diffondere e a far scendere il Qi verso il basso e si sviluppa così una stasi locale di Qi e di Sangue all’interno del naso.
Il meridiano della Vescica Biliare (Colecisti) trasporta il calore verso l’alto, all’encefalo e da quest’ultimo giunge nel naso, dove provoca uno scolo nasale giallo e purulento. In MTC questa condizione clinica è denominata “allargamento del cervello” o “scolo del cervello”.
Sono coinvolti, dunque, due organi: la Vescica Biliare ed il Polmone. Dopo parecchi anni anche la Milza viene interessata, ed un deficit di Qi di Milza che provoca umidità tende a peggiorare ulteriormente la condizione. La manifestazione clinica consiste nei sintomi di vento-freddo o di vento-calore. Alla radice, comunque, c’è un deficit di Qi di Polmone che non riesce a far scendere e diffondere il Qi e, in alcuni casi, un calore della Vescica Biliare.
Il trattamento con agopuntura mira ad espellere il vento freddo, purificare il calore della Vescica Biliare o purificare il Calore della Milza, a seconda della sindrome in causa.
In condizioni croniche si possono verificare ulteriori quadri clinici:
- Stasi di Qi e di Sangue
- Deficit di Yin del Fegato e dei Reni
- Deficit di Qi dei Polmoni e della Milza
Fattori congeniti determinerebbero inoltre delle alterazioni, che si esprimono con un deficit dello Yin di Rene il quale, a sua volta, condizionerebbe un deficit dello Yin di Fegato con incapacità di quest’ultimo a controllare la Wei Qi (energia difensiva). Accanto a questo disturbo primitivo esisterebbero, poi, delle alterazioni del Qi di Milza o di Polmone che condizionerebbero l’espressività morbosa a livello di epidermide o di mucosa.
Su questa situazione congenita, si possono individuare, quali fenomeni scatenanti, le Xie Qi (noxae esterne) come il Vento, il Vento-Calore, il Vento-Secchezza. Infatti anche le emozioni, in particolare la collera e la compressione del Qi di Fegato sono tra le cause principali di produzione di Vento interno. La paura e lo stress in generale, infine, nella misura in cui indeboliscono il Rene Yin, con conseguente debolezza dello Yin di Fegato, costituiscono un terreno favorevole alla produzione di Vento interno.
Non da ultimo, va ricordato come l’alimentazione, soprattutto di sostanze che possono produrre Calore interno (es. crostacei, alcolici, cioccolato) o Vento interno (es. uova o carne di pollo o anatra), così come un’alimentazione eccessivamente acida, che finisce per danneggiare lo Yin di Fegato (come vino bianco, aceto ecc.), possano costituire un elemento capace di scatenare o di peggiorare situazioni congenite preesistenti.
Dott.ssa Francesca Ramondetti, specialista in Medicina Tradizionale Cinese e agopuntrice