Gastrite? Scopri cosa mangiare e cosa evitare

Stomaco in fiamme

La gastrite è un insieme di disturbi caratterizzati dall’infiammazione della mucosa dello stomaco. Questi disturbi possono avere forme e cause diverse, e si manifestano con sintomi quali: bruciore di stomaco, nausea, vomito, alitosi, perdita di appetito, gonfiore addominale, digestione difficile, diarrea.

Un’alimentazione adeguata può alleviare i sintomi e favorire la guarigione di questa patologia. Ecco alcune indicazioni nutrizionali per migliorare la funzionalità digestiva di chi soffre di questi disturbi.

CONSIGLI NUTRIZIONALI

Innanzitutto, è importante consumare il cibo in tranquillità prendendosi il tempo necessario, masticando a lungo, ed evitare pasti troppo rapidi o frettolosi.

Fra tutti gli alimenti, quelli zuccherini sono certamente i peggiori per la digestione perché provocano fermentazione.
L’amido del riso o delle patate è già uno zucchero più complesso che può essere proposto la sera a condizione di non eccedere nella quantità e di non impiegarlo bollito sotto forma di minestrine. In generale la dieta dovrebbe contenere pochi zuccheri semplici e modiche quantità di carboidrati.

Una regola generale, valida in questo caso per tutti gli alimenti, è di consumarli in condizione di massima disidratazione. L’eccesso di liquidi costituisce una controindicazione assoluta e per questo è molto importante non bere durante i pasti. I cibi dovranno essere asciutti in modo da assorbire la maggiore quantità di acidi e, quindi, essere degradati nel più breve tempo possibile. Da evitare quindi le minestre e altri alimenti imbibiti di acqua.

Consiglio di eliminare i latticini, alimenti complessi di difficile digestione e con una quota in grassi e sali minerali che peggiorano la funzionalità gastrica. Inoltre si dovrebbero ridurre i cibi ricchi di proteine, e preferire quelli con proteine predigerite o crude (prosciutto).

Le verdure utilizzabili, invece, dovranno essere povere in cellulosa e ferro (il ferro risulta gastrolesivo), e rigorosamente cotte e ripassate in padella con olio, aglio e peperoncino, se piace.

Limitare le crucifere (cavolfiore, broccoli, broccoletti); sono permessi invece il cavolo cappuccio e la lattuga bollita. Da evitare il radicchio, la rucola e gli spinaci perché troppo ricchi in ferro. Da evitare anche i legumi. Lenitive sono la lattuga cotta, l’indivia, il finocchio, le zucchine.

Per quanto riguarda la frutta, si dovrebbe preferire quella cotta o cruda poco zuccherina.

Tra i condimenti consiglio l’utilizzo del peperoncino per la sua azione eupeptica e antibatterica.

Dott.ssa Federica Costantino, nutrizionista

 

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Federica Costantino

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