L’approccio manipolativo osteopatico nelle gastriti
Nei paesi occidentali il 50% circa della popolazione soffre di gastriti, con dispepsia e dolore all’addome superiore. La valutazione palpatoria osteopatica mette in evidenza la relazione tra le gastriti, il dolore posteriore toracico e possibili cefalee croniche ad esso associate.
Il trattamento osteopatico si rivela efficace nelle gastriti, in quanto ha un effetto sulla normalizzazione della funzione nocicettiva (percezione del dolore) del nervo vago, considerato che frequentemente la sua attivazione è dovuta alla mucosa gastrica irritata.
La manipolazione della colonna vertebrale si rende opportuna nelle situazioni di dolore dorsale, sovente dovuto a disfunzioni somatiche, per cause traumatiche di riflesso alla gastrite, oppure in seguito a stress biomeccanici posturali, o informazioni ripetute e non fisiologiche endocrine e nutrizionali. Viceversa una disfunzione (una tensione) a livello toracico sostiene un’anomala vasocostrizione locale e fornisce un’informazione neurologica non corretta, creando così uno “svantaggio” nel combattere la patologia gastrica.
Il trattamento osteopatico procede, soprattutto in fase acuta, di pari passo con il trattamento medico tradizionale volto a controllare con farmaci il reflusso esofageo se presente, e ad eliminare l’Helicobacter Pylori con una cura antibiotica.
La presenza del batterio può spiegare anche cefalee associate a gastriti, in quanto stimola la produzione di sostanze che creano vasospasmo, sovente responsabile di emicranie. Il trattamento manipolativo risulta così utile in quelle gastriti positive all’Helicobacter, ma non sensibili agli antibiotici.
Dott.ssa Chiara Cornacchia, osteopata