Cistite e incontinenza

vescica infiammata

Dopo aver parlato della prostatite nel post precedente, il Dott. Lorenzo Rigatti, urologo, ci parla della cistite, l’infiammazione della vescica urinaria, che colpisce quasi esclusivamente le donne. Descrive poi le due forme di incontinenza urinaria: da sforzo e da urgenza. Come si diagnosticano e come si curano.

La cistite, cioè l’infiammazione della vescica urinaria, è una patologia molto diffusa e di competenza quasi esclusivamente femminile. È causata da batteri patogeni, ma esistono anche delle forme non infettive.

Questa malattia colpisce spesso persone giovani, e si presenta in forma acuta, ma anche molto spesso cronica e recidivante, creando un impatto importante sulla qualità di vita delle pazienti. La diagnosi è principalmente di tipo microbiologico, con un esame di urinocoltura, ma si avvale anche dello studio ecografico della vescica o di esami strumentali più complessi come l’esame dinamico o la cistoscopia. La terapia delle forme infettive è di tipo antibiotico, quindi con farmaci che combatterono l’infezione, ma esistono anche delle nuove terapie con sostanze che aumentano la resistenza delle pareti dalle vescica all’aggressione batteriologica.

Per quanto riguarda invece l’incontinenza urinaria: essa è l’espulsione involontaria di urina nel corso delle normali attività quotidiane delle persone. Esistono due forme di incontinenza, una cosiddetta da sforzo, che si presenta quando la persona sta compiendo qualche sforzo fisico, che può essere lo starnuto, il colpo di tosse, il piegamento o lo sforzo fisico della palestra, e così via. L’incontinenza da urgenza invece è la perdita di urina legata a una urgenza minzionale, a uno stimolo improvviso e impellente che la donna non riesce ad inibire.

La terapia ovviamente è completamente differente nei due casi. Nella forma a urgenza esistono dei farmaci che rallentano o che bloccano in parte questi stimoli urinari. Per le forme da sforzo invece la terapia prevede due possibilità, una conservativa, ossia con la fisioterapia, ginnastica che tende a rafforzare la muscolatura del piano pelvico. Una seconda linea di azione invece è un po’ più invasiva e prevede dei piccoli interventi chirurgici tesi a ridurre queste fughe urinarie. Ovviamente il tipo di intervento chirurgico e la sua invasività è connessa alla gravità della situazione della donna e alla sua età.

In questo video, il Dott. Lorenzo Rigatti, urologo, spiega quali sono le diverse forme delle due malattie, come si diagnosticano e come si trattano.

 

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