L’alluce valgo è una patologia comune che colpisce soprattutto le donne di mezza età. È caratterizzata dalla deformazione del primo dito, che si sposta verso il secondo e le altre dita, determinando dolore, difficoltà nel camminare, e un’impossibilità a calzare alcune scarpe, soprattutto chiuse.
Non tutti gli alluci valghi sono uguali, ma in generale possiamo dire che quando una persona è colpita da alluce valgo, in base al grado di severità ci sono diversi trattamenti. Prima di tutto si può fare una terapia fisioterapica conservativa che consiste principalmente nell’utilizzo di plantari che possano alleviare il dolore. Se questo tipo di soluzione non risolve il problema, si può pensare a un intervento chirurgico che si esegue a seconda del tipo di alluce valgo.
Si va da terapie minimamente invasive con incisioni di piccole dimensioni che correggono l’alluce valgo tagliando l’osso del primo metatarso, a interventi chirurgici più estesi che possono coinvolgere anche le altre dita del piede. Va detto che è fondamentale trovare il tipo di chirurgia adatto a ogni paziente.
Per la fase post-operatoria si utilizza di solito una scarpa che il paziente dovrà indossare per circa un mese in modo e che gli consentirà di poter camminare già dopo qualche giorno dall’intervento. Successivamente, dopo circa un mese e alla luce di una radiografia che attesti l’efficacia dell’intervento, il paziente potrà cominciare il suo ciclo di fisioterapia che può durare uno o due mesi, al termine dei quali potrà tornare a fare la vita di prima.
Esistono delle complicazioni post operatorie, che possono essere le infezioni e la trombosi venosa profonda, per cui serviranno terapie profilattiche per cercare di prevenirle: una di tipo antibiotica durante l’intervento e una di eparina con iniezioni nell’addome per evitare la trombosi. Altra cosa importante da sapere è che l’alluce valgo in una piccola percentuale di casi può recidivare, anche dopo interventi chirurgici riusciti.
In questo video il dottor Alessio Giai Via, ortopedico specialista in chirurgia del piede e traumatologia dello sport, spiega che cos’è e come si può curare (intervista a cura di Andrea Grassani).