Alimenti e cancro

Alimenti buoni e cattivi

Alimenti e cancro, quali lo favoriscono e quali sono protettivi?

Secondo l’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità) su 10 milioni di persone che hanno sviluppato il cancro, 3 o 4 milioni avrebbero potuto evitarlo attenendosi a un modello nutrizionale più salutare.
L’obesità favorisce il cancro all’apparato digerente (esofago, stomaco, fegato, colon-retto), alla mammella, utero e ovaio, alla vescica, rene e alla tiroide; il rischio aumenta se l’accumulo del tessuto adiposo è in sede addominale e viscerale.

Alimenti favorenti lo sviluppo del cancro e tipi di cottura

L’alimento maggiormente imputato nel favorire lo sviluppo del cancro e la sua mortalità è la carne rossa processata (salumi, insaccati, etc.). Gli organi maggiormente colpiti sono colon-retto, stomaco, prostata, vescica, ovaio e cute. I nitrati e i nitriti, presenti nelle carni e che le conferiscono il tipico colore rosso, reagendo con le amine, che derivano dalla digestione delle proteine, danno origine alle nitrosamine che, interagendo con il DNA delle cellule della mucosa gastrica, favoriscono l’insorgenza del cancro dello stomaco.
All’effetto della carne deve essere aggiunto il tipo di cottura (spesso viene utilizzata quella alla brace che induce la produzione di sostanze, quali gli idrocarburi policiclici aromatici e le amine eterocicliche, a loro volta cancerogene).

Responsabili anche gli “alimenti ultra-processati” (cibi confezionati di origine industriale, caratterizzati dalla presenza di additivi, che hanno una scadenza molto protratta nel tempo) che contengono più sale, acidi grassi-trans, nitrati ed emulsionanti, e risultano poveri di acidi grassi omega-3, fibre e alcuni micro-nutrienti.

Lo studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), coordinato dalla Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione e dall’Imperial College di Londra ha arruolato circa 500.000 volontari in 10 Paesi Europei, seguiti per circa 15 anni.

Altri alimenti che aumentano il rischio di cancro sono quelli a elevato indice glicemico, ossia: zucchero, miele, marmellata, pane di farina 00, patate, bibite zuccherate: questi alimenti favoriscono l’iperinsulinemia che è un altro fattore di rischio importante per insorgenza del cancro, oltre che del diabete. È stato dimostrato che gli alimenti ad alto carico glicemico favoriscono lo sviluppo del cancro della mammella (studio EPIC*).

Bevande

È opportuno innanzi tutto non esporre al calore i contenitori dell’acqua minerale evitando così la liberazione, nell’acqua stessa, di sostanze cancerogene contenute nella plastica delle bottiglie.
Lo studio EPIC* ha dimostrato che il 10% dei decessi per cancro tra gli uomini e il 3% tra le donne può essere imputato all’abuso di alcol. Le varie società scientifiche concordano che il consumo di alcol deve essere limitato: negli uomini non più di un bicchiere di vino a pasto e nelle donne uno al giorno.

Sale da cucina

Elevate quantità di sale inducono sia un aumentato rischio di ipertensione arteriosa, sia un’elevata pressione osmotica, che rappresenta uno stimolo proliferativo per le cellule gastriche con maggiore rischio di sviluppare il cancro dello stomaco.

Alimenti con effetto protettivo

Ci sono studi che dimostrano come un modello alimentare corretto possa essere protettivo nei confronti del cancro. Alcuni nutrienti possono infatti stimolare il sistema immunitario, modificare il microbiota intestinale, favorire l’eliminazione di sostanze tossiche. Un regime ipocalorico, inteso come restrizione alimentare rispetto alle comuni abitudini alimentari, la dieta vegetariana e la dieta mediterranea possono ridurre il rischio di sviluppare il cancro: nei vegetariani sarebbe ridotta l’incidenza del cancro della mammella. Lo studio EPIC* ha dimostrato che una buona aderenza alla dieta mediterranea si associa alla riduzione del 6% dell’incidenza di neoplasie e della loro mortalità: in particolare, si associa a riduzione del rischio di cancro della mammella, dello stomaco e del colon-retto.

All’interno di questo modello dietetico gli alimenti che sembrano esercitare la maggiore azione protettiva sono: cereali integrali, verdura e frutta, legumi, frutta secca con guscio, pesce e olio di oliva extravergine. Recentemente è stato dimostrato come alcuni nutrienti (omega-3) e componenti della dieta mediterranea (olio di oliva) possono limitare la frequenza di mutazioni genetiche che favoriscono il cancro del colon. Possono inoltre avere un ruolo favorevole alla riduzione del rischio le sostanze contenute in alcune piante aromatizzanti tipiche della cucina mediterranea: menta, timo, maggiorana, etc.

Tra le bevande che possono esercitare un ruolo protettivo sono da ricordare thè, cioccolata e caffè (sempre a dosi moderate). Il thè verde, in particolare, contiene polifenoli (catechine) che proteggono dai tumori che interessano pelle, colon, polmone, seno e prostata.

Un alimento che sembra esercitare un effetto protettivo sul rischio di cancro, ma che non rientra tra gli alimenti tipici della dieta mediterranea, è la soia, che proteggerebbe soprattutto dal cancro della mammella, dell’endometrio, del colon-retto, della prostata e del polmone. Altri alimenti interessanti e non tipici della dieta mediterranea sono alcune alghe, e i semi di lino.

Alcuni autori suggeriscono che anche i probiotici possano esercitare un effetto anti-cancro, modificando il rapporto tra i vari batteri che formano il microbiota intestinale. Altri alimenti considerati protettivi sono: il pomodoro, ricco di licopene, le brassicacee (tutti gli alimenti della famiglia dei cavoli), l’aglio e la soia per la ricchezza in fito-estrogeni. Infine, spezie dotate di azione protettiva sul rischio oncologico sono: curcuma, zenzero e cannella.

Dott.ssa Gisella Giovanetti, dietista
Dott. Enrico Ceriani, medico chirurgo

 

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Gisella Giovanetti

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