Esistono alimenti afrodisiaci?

Alimenti afrodisiaci?

Da un recente studio dell’Università di Harvard, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, e anche da uno studio condotto dal Prof. Mirone, docente di urologia all’Università degli Studi di Napoli, e dal Prof. Ascanio Polimeni, presidente di Regenera Research Group, pare proprio che per mantenere una vita sessuale soddisfacente sia meglio curare (anche) la dieta; le nuove ricerche scientifiche attestano i benefici sulla sessualità di determinati cibi, o, meglio, del loro contenuto di vitamine antiossidanti, aminoacidi, fitormoni e altre sostanze.

GLI ALIMENTI BENEFICI PER LA VITA SESSUALE

Inserire nel menu settimanale alcune porzioni di mirtilli, di uva, di ciliegie, more e ravanelli, accompagnate da spremute di agrumi (o dai frutti interi), eleva il contenuto di antociani e flavonoidi (potenti antiossidanti) e riduce del 14% il rischio di disfunzione erettile.

Gli spinaci contengono folati che facilitano l’attività degli ormoni, con positive ricadute anche su quelli sessuali; la cicoria partecipa alla sintesi del testosterone androgeno e degli estrogeni estrone ed estradiolo; anche le mandorle, ricche di antiossidanti e acidi grassi Omega 3, 6 e 12, e l’anguria, per il licopene, il betacarotene e la L-citrullina; quest’ultimo è un aminoacido che, assimilato, si converte in L-arginina. Questa sostanza, stimolando la produzione di ossido nitrico, ha un effetto paragonabile a quello della “pillola blu”, spiega Vincenzo Mirone, che aggiunge: «Gli asparagi, date le alte percentuali di vitamina E, stimolano la secrezione di ormoni maschili, potenziando indirettamente la funzione sessuale e la fertilità.»

Lo zenzero è utilizzato da secoli dalla medicina cinese tradizionale per trattare l’impotenza. Una capacità che, dice la moderna ricerca, troverebbe una ragione d’essere nel contenuto di vari antiossidanti, che stimolerebbero la circolazione sanguigna nell’organo sessuale maschile. «Meglio non superare i 15 grammi al giorno, però, per evitare disturbi gastrici. Inoltre, poiché ha blandi effetti coagulanti, non è consigliato in gravidanza o se si assumono farmaci con tali principi attivi». Analoghe le proprietà del peperoncino. «La ricchezza di antiossidanti, in particolare di vitamina C, e di lecitina, acido grasso insaturo dalle proprietà vasodilatatrici, migliora l’irrorazione sanguigna periferica.»

Molti scienziati continuano a “bocciare” i cibi afrodisiaci più noti (banane, avocado, fichi, ostriche, cioccolato) riconoscendo loro solo un effetto placebo, altri ne evidenziano proprietà benefiche per quanto indirette. «Le ostriche apportano zinco, minerale indispensabile per la sintesi degli ormoni sessuali, in particolare del testosterone. Del cacao non vanno sottovalutate le alte concentrazioni di polifenoli antiossidanti, che contribuiscono alla funzionalità sessuale, di serotonina e altri neuromediatori chimici, come le amine biogene, che modulano anche il desiderio», ricorda il prof. Mirone.

Il testosterone, il principale ormone sessuale maschile, è secreto, in percentuali minori, anche nell’organismo femminile. «Nella donna ha un ruolo fondamentale nello stimolare il desiderio e, a livello organico, nel regolare la lubrificazione vaginale. In entrambi i sessi il testosterone si avvantaggia di un corretto introito di aminoacidi nella dieta, assumendo pesce, carni magre, legumi associati a verdure, suggerisce Ascanio Polimeni.

Parlando al femminile: gli estrogeni sono coinvolti nella produzione delle beta-endorfine, che condizionano positivamente anche la libido. «I cibi che sostengono la secrezione degli estrogeni sono quelli ricchi di vitamina B6, come spinaci, piselli, pesce, carni magre, yogurt, legumi», dice il prof. Polimeni.

Per maschi e femmine, è fondamentale il ruolo rivestito anche dal DHEA, precursore degli ormoni sessuali: testosterone, estrogeni e progesterone. «Se ne mantiene un’equilibrata produzione con un menu ricco di frutta, verdura, carne, uova e pesce, e povero, se non privo, di alcolici, caffeina, dolci», consiglia Polimeni. Più in generale, gli ormoni, inclusi quelli che sostengono il desiderio, ricevono benefici da una dieta che privilegia i carboidrati complessi (farro, riso, pasta, a rilascio più lento di zuccheri). È meglio acquistare cibi biologici : le sostanze chimiche utilizzate nelle agricolture tradizionali turbano la produzione di vari ormoni».

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I CIBI CHE FANNO MALE AL SESSO

I cibi che invece interferiscono negativamente sulla funzionalità degli organi sessuali e condizionano anche il desiderio sono quelli che favoriscono l’aumento dei valori di grassi e zuccheri nel sangue, responsabili dell’insorgenza di dislipidemie e di diabete, cioè gli alimenti particolarmente grassi e ricchi di zuccheri. Anche l’eccessivo consumo di sale favorisce l’ipertensione, una patologia che in particolari condizioni provoca difficoltà di erezione.

Anche l’obesità, soprattutto nei maschi, svolge un ruolo negativo sulle prestazioni sessuali. Dice infatti il prof. Mirone: «Nell’uomo obeso, ossia con il 20% di peso in più rispetto al peso ideale, si verifica anche una riduzione del principale ormone maschile, il testosterone. Quanto alle donne: attenzione agli zuccheri e all’eccesso di carboidrati, perché favoriscono la candida, l’infezione fungina che può rendere dolorosi i rapporti sessuali.»

Dott.ssa Gisella Giovanetti, dietista

 

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Gisella Giovanetti

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